James Bond 007 Live and let die

Retromagazine 42 – Anno: 1988– Autore: Daniele Brahimi

Anno1988
Editore/SviluppatoreDomark
GenereAzione
PiattaformaCommodore 64
Sito WebND
James Bond 007 Live and let die

Si sente già la primavera alle porte, le giornate tendono ad allungarsi e purtroppo o per fortuna, quest’anno Milano è rimasta a digiuno della neve. Spero che questo nuovo anno sia iniziato molto bene per tutti, dopo due terribili anni di restrizioni in lotta con un nemico invisibile ma temibile. Comunque cari fan di 007 e Buggy Boy ho il piacere di parlarvi di Live and Let Die, uno dei tanti giochi tratti dalla saga cinematografica dell’agente segreto James Bond 007 che dagli anni 60 ci regala spettacolo, intrighi,colpi di scena grazie al fascino del cast molto bravo, oltre naturalmente a numerosi titoli per computer e console. Questo gioco targato Domark e sviluppato da Elite Systems é un insieme di gioco di corsa e azione con protagonista un motoscafo con visuale da dietro pilotato da noi e da James Bond. Lo stile di gioco ricorda molto Buggy Boy che quasi tutti ormai conoscono come le proprie tasche con molte similitudini come ad esempio tronchi per saltare, rampe, gallerie e qualche piccola differenza: la corsa si svolge su acqua anziché su pista, la mancanza di checkpoint e al posto del timer con conto alla rovescia, un il serbatoio del carburante che piano piano si svuota come il nostro conto in banca quando siamo a Courmayeur in piena stagione. Potremo sparare con munizioni infinite piú tre missili per i nemici più corazzati e persino abbattere le pareti.
I percorsi sono quattro e ciascuno vi terrà impegnati per una decina di minuti abbondanti. Si inizia con il percorso di pratica in cui sono presenti solo scogli e bersagli rossi e neri. I primi dovremo centrarli con lo sparo ordinario, mentre i secondi con i missili; lo scopo del percorso è piuttosto semplice, ossia centrare tutti i bersagli. Il secondo ed il terzo livello sono anch’essi delle esercitazioni ambientate in Antartide e nel deserto del Sahara, ma questa volta sono presenti molti più grattacapi come motoscafi nemici, mine, aerei che sganciano bombe, torrette mobili ecc. Il quarto e ultimo tracciato é la missione vera e propria: a New Orleans dovremo arrivare fino alla raffineria di Mr Big (antagonista presente anche nel film) per farla saltare. Se volete sapere già adesso come, vi dico soltanto, non sprecate i missili perché anche se di tanto in tanto passerà un elicottero che ve li fornirá, molte volte invece tirerà per la propria strada senza nemmeno farvi un cenno di saluto.
A livello di giocabilità non è nulla di che una volta che si prende la mano. Discorso a parte lo merita lo sparo: molte volte ho trovato difficile colpire i nemici soprattutto in diagonale preferendo piuttosto evitarli. Il sonoro ricalca la colonna sonora del film ma solo nella schermata iniziale, nel resto del gioco si sentiranbno solo il rombo del motoscafo e il rumore degli spari.
L’unico modo per far terminare una partita è rimanere con il serbatoio a secco. E qui sento in dovere di darvi un consiglio; andate sempre alla velocità massima e non trascurate le taniche di carburante che troverete lungo il percorso, contraddistinte da questi colori: rosso per quantità minima, verde per media e grigio per quasi il pieno.
A livello di longevità quattro percorsi potrebbero sembrare pochi, ma vedrete che saranno sufficienti viste le difficoltà ed il tempo che si impiega per arrivare alla raffineria.
Nel gioco non esistono salvataggi, continue, crediti, perché non segue una storia lineare. Una volta terminato un percorso la partita finirà e deciderete voi l’ordine con cui giocare: tutti i percorsi di fila o uno alla violta.
Buon inizio primavera e divertitevi con questo titolo di una leggendaria saga!

Giocabilità: 80%

Sparo un po’ ballerino ma comunque piacevole.

Longevità: 75%

Quattro livelli, non molti ma parecchio tosti!

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