Il cuore del 68000 è davvero in fiamme!
Autore: Carlo Pirazzini
5XMILLE per RETROMAGAZINE
Quest’anno puoi scegliere l’Associazione Culturale RETROMAGAZINE WORLD per affidare il tuo 5XMILLE scrivendo il codice fiscale IT-93031480580 nella casella destinata al sostegno volontario.
Il 5xMille non richiede al donatore esborso di denaro ed è uno strumento accessibile a tutti che può garantire la sopravvivenza economica associativa.
Power C – il miglior compilatore C per C64/128?
Devo essere sincero: nel periodo d’oro della diffusione del Commodore 64, la seconda metà degli anni 80, non avevo mai sentito parlare di Power C, né (mea culpa) di altri compilatori per il linguaggio C per quello che era il mio primo computer. Una combinazione di motivi sono alla base di questa mia lacuna: consideravo, a torto, il C64 troppo poco potente per un compilatore del linguaggio C che invece associavo, anche qui erroneamente, a macchine più evolute come Amiga o PC 386.
Permutazioni (per C64)
Le lettere che formano la “parola” EFBDCA sono le prime sei lettere dell’alfabeto. Qual è la parola, sempre formata da queste lettere, che le è immediatamente successiva in ordine alfabetico? Visto quanto richiesto, cercheremo, per quanto possibile, di mantenere inalterate le prime lettere per cui … partiremo dal fondo.
Il Fortran sul Commodore 64
Come abbiamo già avuto modo di toccare con mano, il Commodore 64 ha ospitato qualsiasi tipo di software, ludico e non, ed ovviamente, nella lista dei linguaggi di programmazione disponibili per questo home computer, non poteva mancare il Fortran.
Un remake di console retrò per i ragazzi degli anni ’80
Il nuovo 7800+ ha ciò che serve per entrare nel ring delle migliori console retrò ? Forse sì, ma rivaleggia con il suo stesso “fratello minore” uscito lo scorso anno, il 2600+. Entrambi sono praticamente lo stesso dispositivo, che offre un modo per giocare a cartucce originali e nuove utilizzando emulatori integrati. Certo, il 7800+ indossa una “canottiera” diversa con vibrazioni sexy anni ’80, qualcosa con cui i giocatori cresciuti in quel decennio apprezzeranno molto.
Un viaggio tattile negli anni ’80
La prima volta che ho giocato su uno ZX Spectrum era il 1989 a casa di un mio caro amico (ciao Filo!). Ci si trovava tutti a casa sua e ci portavano dietro i propri home computer o console del momento (con zaini pieni di cavi, registratori, cassette, cartucce e joystick). Passavamo ore ed ore giocando, digitando programmi Basic non sempre funzionanti e … litigando! Si si discuteva per decidere chi aveva il “computer” migliore. Nonostante i colori del C64 o di altre macchine, lo ZX mi affascinava. I giochi Speccy sembravano assolutamente unici grazie al modo idiosincratico della macchina di limitare le mappe sprite 8×8 a due colori, il che significava che gli oggetti in movimento sullo schermo erano solitamente raccolte di patchwork di pixel colorati, il che portava a un effetto noto come Color Clash. In qualche modo, era sia brutto che bello, e lo è ancora.
RetroMagazine World n° 49 – Novembre 2024
Sono da poco passate le 23:30. Domani dovrò svegliarmi presto per un impegno di lavoro già fissato da tempo. Sono già a letto, ma il sonno, dopo una giornata stressante passata davanti al PC, stenta a raggiungermi. Anzi, proprio non ne vuole sapere di prendermi. Alla fioca luce di una lampada, la stanza sembra assumere un colore ambra scuro. Con un gesto quasi automatico cerco sul comodino…
Kathleen Booth, la First Lady dell’Assembly
Kathleen Hylda Valerie Britten (poi Booth) nacque il 9 Luglio 1922 a Stourbridge (Worcestershire, U.K.). Conseguì la laurea in Matematica presso l’Università di Londra nel 1944 e il dottorato in matematica applicata nel 1950 presso la stessa istituzione. Dopo l’università, dal 1944 al 1946 divenne Junior Scientific Officer presso il Royal Aircraft Establishment di Farnborough, un istituto di ricerca britannico. Nel 1946 iniziò a lavorare come assistente di ricerca presso il Birkbeck College (dove in seguito divenne docente e Research Fellow) e Reaserch Scientist presso la British Rubber Producer’s Research Association (BRPRA). Durante il periodo trascorso alla BRPRA conobbe e poi sposò, nel 1950, Andrew Donald Booth, ed ebbe due figli.