Autore: Carlo Nithaiah Del Mar Pirazzini
La nascita della “Nuova” Commodore ha dato una profonda scossa al mondo dei nostalgici, dei retro-appassionati e di chi, come il sottoscritto, hanno vissuto l’era gloriosa del C64 e delle macchine Amiga. Una scossa di entusiasmo, di polemiche e di quesiti, ma senza dubbio… qualcosa di “totalmente diverso”.
La nuova Commodore di Christian “Peri Frantic” Simpson ha già messo a segno colpi incredibili. Marchio rilevato, team di sviluppo che mette assieme le “vecchie glorie” Commodore e una nuova cerchia di retro-sviluppatori davvero in gamba, una campagna di vendita per il nuovo C64 che è andata a “ruba” in pochissime ore…. Insomma c’è tanta “ciccia” sul fuoco.
Abbiamo deciso di arrivare alla fonte e scrivere a Mr. Peri Frantic, ponendogli un po’ di domande, ripromettendoci di sentirci appena il Commodore 64 Ultimate fosse disponibile per un “test su pista”.
Vi lascio all’intervista.

Nith: Grazie per averci risposto Christian, partiamo subito col botto… Come è nato questo progetto?
Peri: È nato da un sogno d’infanzia. Come tanti fan, sono cresciuto con il C64, che ha acceso il mio amore per la tecnologia. Anni dopo, MyRetroComputer mi chiese di recensire il C64X, che aveva acquisito la licenza del progetto ma non quella del nome Commodore. Avevano intenzione di chiamarlo My64X perché la licenza del marchio era troppo costosa. Io so essere molto persuasivo: li convinsi a rimanere con il nome Commodore. Il mio video ottenne oltre un milione di visualizzazioni e il resto è storia. Questo slancio ha portato a colloqui con i proprietari del marchio e, alla fine, mi hanno invitato ad acquisire direttamente Commodore. Questo progetto riguarda il fare le cose per bene, per tutti noi che siamo cresciuti digitando LOAD”*”,8,1.


Nith: Entriamo nel vivo dell’azione, raccontaci del Commodore Team. Cosa puoi dirci di più di quello che abbiamo visto sul sito web?
Peri: Volevo creare un team che comprendesse veramente Commodore: non solo il marchio, ma la sua anima. Abbiamo quindi riunito leggende come Albert Charpentier, il “Padre del C64”, e Bil Herd, che ha costruito il C128, Leonard Tramiel, figlio di Jack, padre del PETSCII. A questi si aggiungono nuovi pionieri come Jeri Ellsworth, Jim Drew e altri che da anni plasmano la scena retrò. Non si tratta solo di un team tecnico, ma di una famiglia di appassionati Commodoriani, uniti dalla missione di riportare in auge il marchio con amore e autenticità.



Nith: Cos’altro puoi dirci del Commodore 64 Ultimate, qui non c’è emulazione, ma molto di più?
Peri: Hai centrato il punto: non è un’emulazione, è una riproduzione. All’interno si trova la scheda Ultimate 64 di Gideon, una fedele ricostruzione hardware tramite FPGA dei chip originali del C64 – SID, VIC-II, 6510 – non solo imitati, ma replicati elettricamente. Ma siamo andati oltre: offre modalità turbo fino a 48 volte la velocità originale, RAM espandibile fino a 16 MB, supporto dual SID (virtuale o reale), uscita HDMI, trasferimento giochi Wi-Fi, macro da tastiera e molto altro. Il tutto racchiuso in un case traslucido e luminoso con il primo PCB trasparente al mondo per tastiera meccanica. È persino possibile collegare cartucce, joystick, CRT e unità floppy originali. È un vero Commodore, solo… Ultimate.



Nith: Quale sarà il futuro di Commodore?
Lo chiamiamo il marchio Digital Detox. In un mondo pieno di distrazioni, Commodore torna a essere sinonimo di informatica concentrata e gioiosa. Stiamo realizzando prodotti retrofuturistici che fondono nostalgia e semplicità moderna, come il C64 Ultimate, un PC in stile LEGO chiamato Brixty Four, un telefono a conchiglia senza distrazioni e persino occhiali da gaming AR. Ma più che i prodotti, il futuro di Commodore riguarda la comunità. Vogliamo che i fan sentano di appartenere a questa storia, perché in un certo senso lo hanno sempre fatto.

Nith: Cosa pensi delle altre aziende Commodore coinvolte? Come sarà il rapporto con Hyperion e Cloanto?
Peri: Rispettiamo chiunque abbia cercato di mantenere viva la fiamma, anche se percorsi e visioni diverse. Con Cloanto, stiamo conducendo trattative rispettose per riunire Commodore e Amiga sotto lo stesso tetto. Per quanto riguarda Hyperion, vedremo come si svilupperà legalmente la questione. Il nostro obiettivo non è il conflitto. È la chiarezza. I fan meritano una fonte chiara e affidabile per i prodotti ufficiali Commodore. È questo che stiamo costruendo: insieme alla community, non contro nessuno.

Grazie mille per le tue gentili parole e per aver fatto battere forte il cuore dei nostri Commodoriani!
Grazie a voi e complimenti per la rivista, il sito web e i vostri social. Restate sintonizzati sulla nuova Commodore, ne vedrete delle belle!
Per maggiori dettagli ed informazioni vi invitiamo a seguire la pagina ufficiale e i social.
Sul prossimo numero 51 (ita) della rivista parleremo con maggiore attenzione del futuro di Commodore e del suo Ultimate 64. Rimanete sintonizzati.