EARTHION – Fuori dal mondo!!!

Anno: 2025 – Autore: Carlo N. Del Mar Pirazzini

Anno2025
Editore/SviluppatoreLimited Run Games, Ancient
GenereShoot’em up
PiattaformaSteam – in uscita per il 2025 su Xbox, PS4/5 e Nintendo Switch e nel 2026 in edizione su Cartuccia per Sega Mega Drive
Sito WebEARTHION – STEAM
EARTHION

Yuzo Koshiro non ha bisogno di presentazioni. E’ una leggenda della musica per videogiochi. Prese l’hardware audio “relativamente” modesto della console a 16bit di Sega e gli fece fare cose che nessuno credeva possibili; le sue colonne sonore per titoli come Revenge of Shinobi e Streets of Rage sono considerate dei classici ancora oggi.

Ma la sua carriera è andata ben oltre alle colonne sonore per Sega: ha lavorato su console Nintendo con la colonna sonora di Actraiser (assoluto capolavoro) e alla serie Etrian Odissey e recentemente lo abbiamo “sentito” all’opera con la colonna sonora di Streets of Rage 4. E’ anche il fondatore (assieme alla madre e alla sorella) dello studio di sviluppo Ancient.

Quando questa leggenda d’uomo annunciò nel 2023, che stava lavorando ad un nuovo sparatutto chiamato Earthion per il suo amato Mega Drive, l’attesa dei fan (me compreso) era palpabile.

I demo, le foto, i video mostravano l’impensabile: dalla grafica in rotazione ai vividi colori, dalle animazioni super dettagliate alla colonna sonora da urlo. Ora l’impensabile è uscito su Steam ed è assolutamente all’altezza del suo potenziale. Ci troviamo probabilmente di fronte al miglior sparatutto disponibile su Mega Drive.

La sua uscita è stata ritardata in versione fisica e si parla di 2026, ma tutte le versioni uscite ad oggi (inclusa quella di Steam che sto recensendo, lanciata per prima) eseguono il gioco in emulazione, quindi è semplice: ciò che vedi su schermo moderno è la versione che vedremo su cartuccia (il gioco contiene la Rom).

Estremamente… semplice da giocare!

Il principale motivo del successo di questo gioco è che mantiene le cose relativamente semplici in termine di gameplay. La nave spaziale che guidiamo ha due principali opzioni offensive: il tiro standard potenziabile e le armi secondarie, che possiamo raccogliere all’interno dei livelli di gioco. E’ anche possibile mantenere due armi secondarie e alternarle a piacimento; queste vanno da potenti missili a laser ad aggancio, da tiri a otto direzioni alle devastanti mine di profondità (spaziali). E’ possibile potenziare i tipi di armi raccogliendo le gemme verde chiamate Solrium, lasciate cadere dai nemici morti. Il velivolo può resistere a diversi colpi grazie al suo sistema di scudi e, se si riesce ad evitare di essere colpiti una seconda volta, questi si ricaricheranno. Interessante sistema che, se combinato alla tradizionale riserva di vite, crea un’esperienza piuttosto indulgente… almeno nelle prime fasi iniziali.

E’ interessante come Koshiro e Makoto Wada (regista, progettista e sviluppatore del gioco) siano riusciti a concentrare la loro attenzione sulla creazione di uno shooter davvero sublime.

Gli otto livelli di gioco sono vari e accattivanti, anche rigiocati più e più volte; la fase iniziale si svolge durante una massiccia battaglia spaziale tra flotte rivali. Ci troviamo quindi ad abbattere orde di nemici ed evitare detriti degli incrociatori spaziali in esplosione. In ogni zona sono presenti i classici boss di metà livello e uno (dalle diverse dimensioni) di fine livello. Alcuni sono visivamente più impressionanti di altri, ma rappresentano tutti un livello di sfida accettabile.

Abbiamo poi livelli organici, terresti (bellissimo il livello con la città ricoperta dalla vegetazione) e spaziali. Tutti presentati in modo originale ed innovativo, testimonianza dello straordinario livello artistico di Wada-San, affinato con titoli come Protectors: Cart of Darkness e Royal Anapoko Academu. Dire che questo è uno dei giochi per Mega Drive più belli sarebbe un eufemismo; è una delizia visiva sotto ogni aspetto.

Ed è anche uno dei giochi con il sonoro migliore, ma d’altronde questo non l’avevo mai messo in dubbio. Yuzo Koshiro è il Maestro indiscusso dell’hardware audio del Mega Drive e, con questo gioco, ha composto quella che potrebbe essere considerata la sua opera magna su 16bit, anche se il tono è leggermente diverso rispetto alle colonne sonore in stile techno viste nella serie Streets of Rage.

C’è una sorta di ispirazione/omaggio alle classiche serie di sparatutto di una volta come Gradius, Darius e Thunder Force, con canzoni vivaci e stimolanti che alludono alla malvagità intergalattica e all’epicità del nostro peregrinare per costruire la pace.

Alcune melodie sono così “potenti” nella struttura che sembrano uscire da un hardware più performante, eppure ogni canzone conserva il classico suono FM distintivo della console Sega, fino agli iconici ritmi di batteria e agli incredibili campionamenti vocali.

Ora, come ben sappiamo, questo tipo di giochi vive o muore in base alla sua difficoltà: se lo rendi troppo facile da finirlo in una sola sessione (problema comune a diversi titoli Mega Drive degli anni ’90) il titolo finirà nel dimenticatoio. Tuttavia, se si gira nella direzione opposta e si rende il tutto troppo impegnativo, si rischia di alienare e annientare un pubblico più vasto.

La soluzione di Earthion risolve tutto questo; molto simile alla leggenda del genere Radiant Silvergun. Il gioco ci consente di mantenere i propri progressi tra le sessioni, trasferendo vite, livelli di potenza e slot di espansione tramite un vecchio sistema di password (avrei preferito un sistema di salvataggio, ma questa volta lascerò correre).

A questo punto, vale la pena spiegare come funziona questo sistema. Se finiamo un livello con una specifica arma secondaria, avremo la possibilità di potenziare permanentemente un aspetto della tua nave.

Possiamo aumentare il livello massimo di potenza delle armi (fino a 10), aggiungere un nuovo slot di potenza/scudo o modificare l’equilibrio degli slot in modo da poter mantenere più armi secondarie, ma a scapito di uno slot potenza/scudo. Possiamo scegliere di iniziare la fase successiva con una nuova arma secondaria o aggiungere una vita extra alla scorta. Questo sistema consente ai nuovi arrivati di affrontare la sfida di gioco con calma, iniziando in modalità “easy” e utilizzando i Pod di adattamento per aumentare la potenzia della propria nave prima di affrontare il livello di difficoltà predefinito “Normal”. Una volta acquisito familiarità con questo sistema (e vi assicuro che terminare il gioco a questo livello non è un’impresa da poco), sarà possibile passare alla modalità “Hard” o a quella “Hoshot”, che aumentano notevolmente la sfida.

Ciò che rende questo approccio così attraente è il fatto che è completamente facoltativo; se sei un veterano del genere, puoi ignorare il percorso di potenziamento offerto dagli Adaptation Pods, così come puoi scegliere di ignorare la possibilità di continuare a usare i crediti quando esaurisci le vite. Qualunque sia la direzione da cui affronti il gioco, la longevità è notevole, più di quella tipica dei tuoi sparatutto a 16 bit, oltre a speciali livelli “Challenge” che offrono configurazioni di livello uniche e si aspettano che si ottenga il miglior punteggio possibile.

Tuttavia, Earthion alla fine giunge al termine; anche i giocatori inesperti raggiungeranno prima o poi la conclusione nel gioco di poco tempo in modalità “easy”, quindi il divertimento sarà determinato da quanto piace immergersi nei livelli di gioco. Su Steam è anche disponibile la classifica online che contribuisce a prolungare la durata del gioco (quest’ultima non sarà disponibile in edizione fisica su Mega Drive).

Earthion è tutto ciò che speravo fosse quando Yuzo Koshiro lo annunciò per la prima volta: uno sparatutto impegnativo che spinge l’hardware a 16 bit di Sega ai suoi limiti in termini di grafica e audio, combinando al contempo un alto livello di rifinitura con un gameplay serrato e molta longevità.

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